Come chiudere in bellezza un anno di lavoro ricco di soddisfazioni, di colpi di scena, di allontanamenti e di ritorni: con di Staff (quasi) al completo.
Non una fredda cena aziendale, di quelle che organizzi perché così fan tutti e a cui partecipi per senso del dovere, ma un’occasione desiderata all’unanimità, per stare ancora insieme e per ritardare un altro pochino il momento dei saluti, prima delle tanto sospirate (e meritate) vacanze!
A fare da cornice una location speciale, trovata quasi per caso (il caso non esiste!).
Un incanto, quasi una favola!
La dolcezza e il garbo con cui ci hanno accolti e coccolati per tutta la serata, sono stati a dir poco commoventi
Metti una sera a cena di fine luglio.
Prendi 5 persone che lavorano insieme (in Traumph, ça va sans dire) e catapultale in una dimensione spazio-temporale, che neanche nei migliori film partoriti dalla più fervida immaginazione del più visionario dei registi, in parole semplici: un posto da fiaba. Un’atmosfera da fiaba. Un’accoglienza da fiaba.
Che poi uno dice “ma come l’hai scoperto sto posto?!”. Eh, si fa presto a dire “scoperto”.
Conoscevo uno, per lavoro. Poi il lavoro è finito e le strade si sono divise. Poi ci siamo incontrati di nuovo, a distanza di 4 anni, in uno di quei contesti in cui dici “ma che davero?!? Anche tu qui?” (l’ultima volta che ho detto sta frase, è finita a suon di incantesimi, di succhi e pozioni, di teste d’asino, fate e folletti…praticamente un Sogno, ma effettivamente questa è un’altra storia). Fatto sta che tra una chiacchiera e un messaggio su whatsapp, salta fuori che persone a lui affettivamente molto vicine siano le titolari di un Bistrot e che, oltre al bistrot, gestiscano anche un Home Restaurant. E poi, quando vai a geolocalizzare questa piccola perla culinaria, scopri che non sia affatto fuori mano, anzi! (Capito perché “il caso non esiste”?!)
E quindi dai inizio, su gruppi e chat private di wahtsapp, al tam tam di messaggi, domande, risposte, disdette, variazioni e conferme.
A quel punto non puoi fare altro che aspettare che arrivi la “data stabilita”, presentarti al cancello (magari quello giusto, ma son dettagli), e goderti la serata, mangiando squisitezze e ridendo come non mai!
E niente… noi le ferie le abbiamo accolte così!